Primi Anni di Attività

ANNO 1901
Gesù esposto alla mezzanotte sull’Altare della nostra troppo umile e modesta Cappella, benediva l’anno novello, il primo anno del nuovo secolo, con grazie e favori divini. Tutte le religiose durarono nell’adorazione a Gesù in Sacramento fino al mezzogiorno implorando grazie, aiuti, conforti per l’Istituto, per la Casa di Roma, per tutti, perché su tutti irraggiasse l’ineffabile bontà divina, larga nei suoi benefizi e nelle sue misericordie.
Grandi infatti furono le misericordie e i benefizi speciali che l’amabile Cuor di Gesù si degnò versare sulla Casa, grandi le sue benedizioni e i suoi aiuti. Al Cuor SS. di Gesù la lode del ringraziamento e l’inno della più viva e sentita gratitudine.
Le opere a cui si attese in quest’anno furono sempre quelle volute ed abbracciate dall’Istituto, ma con maggior sviluppo ed incremento. Attivissimo fu il movimento dovuto in modo particolare alle tre Scuole: quella di Via Montebello, quella dell’Immacolata e quella del Redentore. Numerosissime sono state le alunne delle due scuole Pontificie: anche quella di Via Montebello ha preso sviluppo.

 A chiusa dell’anno scolastico, si diede l’accademia finale, presieduta dall’Em. Cardinal Agliardi e dall’Em. Cardinal Cavagnis. Tutti rimasero soddisfatti e applaudirono alle alunne che vennero dai due Eminentissimi Porporati premiate con medaglie d’argento e con altri segni di distinzione speciale. Una delle opere a cui si attese quest’anno con molto impegno fu quella di preparare le giovanette alla Prima Comunione. Dietro l’elargizione caritativa dell’Ecc.mo Mons. Tiberghien, si poté tenere due mute di Comunioni per cento giovani le più abbandonate e dimentiche affatto dei loro sacrosanti doveri religiosi. Il che diede luogo a commoventi funzioni nella nostra Cappella. Si tennero in Ritiro una settimana, e aiutate e sorrette dalla grazia divina, queste povere figliole ci diedero a divedere quanto possa in un’anima la voce santa di Dio. L’ufficio di istruire e preparare le giovani l’ebbe M. Alacoque che vi attese con grane zelo e con vero spirito di sacrificio.

Quanto sante consolazioni ci procurarono queste anime chiamate a stringersi per la prima volta al seno del caro nostro Gesù. Numerosi sono gli Oratori festivi in tutte e tre le Case, nei quali si cerca sviluppare e continuare la bella e cara congregazione delle Figlie di Maria. In ciascuna degli oratori si procura con tutto l’impegno l’insegnamento del Catechismo. Nell’oratorio festivo di Via Montebello si distingue per zelo M. Alacoque; a quello di via Nomentana vi attendono M. Filomena, Sr. Silvia ed altre: e in quello di Via Sicilia ci prestano le loro cure: M.Generosa, Sr. Petronilla, Sr. Timotea e M. Charitas tutte di ottimo spirito. Le fanciulle aumentano di numero, e approfittano volentieri di quanto viene loro insegnato ed inculcato. M. Generosa veramente instancabile e Sr. Petronilla, da vere Missionarie, girano di porta in porta, di casa in casa a raccogliere fanciulle per la scuola, per l’oratorio ed apportano nelle famiglie il sorriso della carità Cristiana. Tutte le domeniche tre Religiose vanno a spiegare la Dottrina Cristina alle fanciulle nella nostra Parrocchia, e tutte e tre attendono con grande impegno ad un opera così santa. Ogni giovedì abbiamo avuto le conferenze catechistiche di Mons. Radini Tedeschi per le allieve del Magistero. Ognuno sa con quale calore e zelo spieghi la parola di Dio questo degno Ministro del Signore e come venga ascoltata con desiderio e frutto la sua parole eloquente e calda d’amore di Dio. Anche in quest’anno abbiamo avuto due volte i Santi Spirituali Esercizi: la prima in carnevale, specialmente per le allieve del Magistero, che, spontaneamente e con tanta buona volontà, li vollero fare. Vi presero parte anche le educande. I Santi Esercizi vennero dati dal Rev. Padre Raniero, Gesuita, dottissimo ed eloquentissimo. Le figliuole ne rimasero soddisfattissime e grazie al Cuor SS. di Gesù, ne approfittarono grandemente. Il secondo corso di Esercizi propriamente per le Maestre esterne, l’avemmo in Settembre. Con un sussidio del Papa potemmo riceverne un certo numero gratuite. Predicò il Rev. Padre Bonanni, Gesuita; la sua carità e la sua dotta esperienza guadagnarono gli animi di tutte, e tutte condusse alle risoluzioni più sante e generose. Gli Esercizi per le Religiose furono in Agosto e vennero dati dal Rev. Padre Corsi, Gesuita esemplare per spirito e santità. Tutte le Religiose ne approfittarono e uscirono dai Santi Esercizi ben disposte e pronte a camminare la via di Dio.
Nel mese di Maggio avemmo la consolazione di riaprire la nuova nostra Cappellina ridotta a nuovo. Un encomio speciale meritano davvero le Sorelle che in questa circostanza dimostrarono tutta la grandezza della loro abnegazione, il vero spirito di sacrificio, l’amore alla fatica, senza risparmio alcuno di riposo e di tranquillità. Il Signore le benedisse colla riuscita della chiesuola decorata con tanto buon gusto. La Casa di Roma si riveste a letizia per l’arrivo della Rev. Madre Generale in mezzo a noi. Rialza, come sempre, colla sua generosa e forte carità lo spirito religioso, incita tutte alla perfetta e regolare osservanza; si mostra abbastanza severa sull’osservanza del silenzio e divide le novizie dalle professe, formando un noviziato per la provincia di Roma. Opera più santa e sapiente non poteva farsi; essa è degna veramente della materna sollecitudine e del fine discernimento che è dono particolare della Rev.. Madre Generale.

Il Cuor SS. di Gesù a rallegrare e confortare la Rev. Madre Generale in mezzo alle sue fatiche continue, volle concederle proprio il giorno sacro all’Immacolata, la grazia speciale di una udienza privata con Sua Santità Leone XIII. Vi si recò accompagnata dalla Direttrice della Casa. Il Santo Padre, come sempre, ebbe parole d’encomio pel gran bene che fa l’Istituto e ampiamente benedisse alla diletta Madre Generale, a tutto l’Istituto intero, specie alla Casa di Roma. La Rev. Madre Generale a ringraziamento di tanta benevolenza disse al Santo Padre che il nostro Istituto era l’Istituto di Leone XIII, espressione che il Venerando Vegliardo accolse tanto paternamente e con sorriso di vera soddisfazione e consolazione.
Durante l’anno entrarono diverse postulanti di ottimo spirito. Partirono tutte in settembre per Codogno per ivi vestire il Santo Abito dell’Istituto. Esse sono Antonietta Borseti, Augusta Spera, Bianca Barbisan, Giulia Paradiso, Elettra Bini, Ada Ferrari. Sono quasi tutte anime semplici, virtuose e promettono bene. 

Il movimento delle Sorelle in quest’anno fu molto attivo, ma tanto nelle Religiose che partono, quanto in quelle che arrivano è vivo lo spirito di perfetta ubbidienza, di assoluto distacco, di generoso sacrificio. Allegre e forti in Dio compiono con gioia la santa sua volontà.
Col 1° Ottobre incominciano le lezioni regolari nella scuola di Via Sicilia qualche giorno più tardi in quella di Via Montebello. La scuola di via Sicilia è molto più numerosa dello scorso anno, quella di V. Montebello lascia un pochino a desiderare. Speriamo nel Signore che il numero vada crescendo. Le Maestre della scuola in Via Sicilia sono: M. Ancilla Negri per la 5°, M. Candida Stucchi per la 4°, M. Alacoque Vercelli per la 3°, M. Filomena Panzi per la 2° e 1°, M. Caritas e Sr. Silvia per le bambine. M. Claver per lavoro e M. Generosa per la porta. In Via Montebello le Maestre sono: M. Eletta per la 4° e la 5°, M. Alacoque per la 2° e la 3°, Sr. Salesia per la 1° e l’asilo, per i bambini M. Gabriella.
Le alunne del Magistero tornano tutte meno quelle del diploma: sono numerose, quasi una trentina. Anche le educande sono numerose e promettono bene. I mesi di novembre e dicembre passano quieti e tranquilli, attendendo ciascuna religiosa ai doveri della propria scuola. Nella notte del Santo Natale, come al solito, venne a celebrare Mons. Radini Tedeschi, tenendo un dei suoi fervorini tutto carità e amor divino. L’ultimo giorno dell’anno, alla sera la Rev. nostra Madre Generale ci riunì tutte in Cappella e rifece un lunghissimo e minutissimo esame in cui, facendoci detestare i difetti commessi nell’anno 1901, ci animava a riporre la nostra illimitata fiducia nel Cuor SS. di Gesù e ripararLo con una vita perfetta, osservante, regolare, dell’ingratitudine usata a tante sue grazie e misericordie. A noi, non rimase che ringraziare Gesù con tutta l’effusione dell’anima per le finezze dell’amor suo ineffabile, sprofondarci nell’abisso delle nostre miserie, infedeltà e gettarci con confidenza nel suo Cuore dolcissimo, perché rivestendoci delle sue virtù, ci faccia degne del titolo che portiamo e l’ardore della nostra carità si riverberi sulle opere e sul lavoro che abbracceremo per la gloria sua nell’anno prossimo.
Per la Santa Messa che avemmo sempre tutti i giorni si prestò tanto volentieri il R. Don Ugo De Scuffi, sacerdote di ottimo spirito, di grande pietà e di molta serietà: attese egli pure alle Esposizioni dei venerdì e alle Benedizioni speciali in tutto le circostanze.

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